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Damrak, la foto tipica di Amsterdam, ti accoglie davanti alla stazione |
Il Rijksmuseum. Vicino alla perfezione: i dipinti si possono gustare, ammirare, avvicinare, addirittura fotografare e non sono protetti dai fastidiosi vetri che rovinano tutto, come nel museo di Van Gogh.
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Sognare tra i colori nella casa di Rembrandt |
Bejinhoff. Un luogo in cui vorrei vivere. Magico. Soprattutto quando entri e non c'è proprio nessuno.
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Bejinhoff, ci fosse stata una panchina mi sarei fermata a contemplare il silenzio nel centro della città |
Musei. Le case museo, il museo dei canali, Amsterdam museum e la casa di Anna Frank. Costosi ma meritevoli, soprattutto con la museumKaart.
Case. Spettacolari dentro e fuori.
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Tutti i tipi di case mobili sui canali: moderne, decrepite, barche, di design, un mondo a sé! |
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Addirittura la stufa a legna! |
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Lo studio nella casa di Rembrandt |
La sedia che c'era in hotel. Si chiama Hay, è danese, e la voglio! Tornata in hotel stremata mi sedevo un po' lì e mi passava il mal di schiena.
Le case, i musei... Ah l'ho già detto. Ma devo dirlo mille volte perché è tutto lì.
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Museum of the Canals, Het Gractenhuis, splendidi modellini, musica e video che raccontano la città |
Il fatto che tutti ma proprio tutti ma proprio tutti tutti parlino inglese, ti capiscano quando parli e si fanno capire perfettamente.
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Bloemenmarkt, fiori (naturalmente tanti tulipani) anche d'inverno |
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Giocare con le case del Damrak
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