1984 di George Orwell
Sono tre giorni che cerco di fare la "recensione" di 1984 di George Orwell ma non riesco a trovare le parole. Mentre leggevo la mia testa frullava di pensieri ma adesso che l'ho terminato non so cosa dire che non risulti scontato e banale. Forse perché 1984 l'hanno letto tutti all'età di vent'anni e io ci arrivo solo ora oppure perché il genio di Orwell è così evidente che è inutile che ve lo dica io.
Mi sembra talmente attuale e mi stupisco che lo sia. Mi spaventa che non siamo ancora riusciti ad affrancarci dal potere della menzogna e del condizionamento.
Forse non riesco a trovare le parole per parlare di 1984 perché sarebbero dure.
Forse la risposta è tutta in queste parole di Orwell: " L'incapacità di comprendere salvaguardava la loro integrità mentale. Ingoiavano tutto, senza batter ciglio, e ciò che ingoiavano non le faceva soffrire perché non lasciava traccia alcuna."
Forse c'è qualcuno destinato a mettere in dubbio, anche a vivere continuamente nel dubbio, qualcuno che deve andare a fondo o andare oltre ciò che viene raccontato e c'è invece qualcuno destinato a credere sempre e comunque, a non porsi nessuna domanda, a non desiderare nessuna risposta.
E forse va bene così, questo non lo so e non l'ho ancora capito o accettato.
Anno di edizione: 1949
Tutte le mie note.
Mi sembra talmente attuale e mi stupisco che lo sia. Mi spaventa che non siamo ancora riusciti ad affrancarci dal potere della menzogna e del condizionamento.
Forse non riesco a trovare le parole per parlare di 1984 perché sarebbero dure.
Forse la risposta è tutta in queste parole di Orwell: " L'incapacità di comprendere salvaguardava la loro integrità mentale. Ingoiavano tutto, senza batter ciglio, e ciò che ingoiavano non le faceva soffrire perché non lasciava traccia alcuna."
Forse c'è qualcuno destinato a mettere in dubbio, anche a vivere continuamente nel dubbio, qualcuno che deve andare a fondo o andare oltre ciò che viene raccontato e c'è invece qualcuno destinato a credere sempre e comunque, a non porsi nessuna domanda, a non desiderare nessuna risposta.
E forse va bene così, questo non lo so e non l'ho ancora capito o accettato.
E se tutti quanti accettavano la menzogna imposta dal Partito, se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.Traduzione di Stefano Manferlotti, titolo originale "Nineteen Eighty-Four"
Anno di edizione: 1949
Tutte le mie note.
Ciao! io ho letto questo libro ormai moltissimi anni fa e ti confesso che mi ha turbato, perché è ancora presente in me la paura che la realtà del libro sia la "mia" realtà. e tutto quello che è successo negli ultimi anni e ancora oggi lo dimostra. forse è anche per questo che non riesci a trovare le parole adatte per parlarne.
RispondiEliminaprima o poi lo rileggerò! grazie! ciao Cinzia
Ciao carissima Cinzia,
Eliminala "mia" realtà intendi la realtà di oggi? Della nostra società, vero? Non la tua personale, penso di aver capito. Se è così sì, hai capito quello che sento. Sento che moltissima gente non si rende conto di essere manipolata e si infastidisce parecchio quando glielo fai notare...Ho sofferto tanto per questo e adesso un po' "me ne frego" ma non è sempre facile...
Ciao.
Un altro libro che colpisce per la sua attualità è Il mondo nuovo (Brave New World) di Aldous Huxley. Pur essendo stato scritto nel 1932, e il linguaggio ne sottolinea la vetustà, è un romanzo modernissimo. Se non l'avessi ancora fatto, te lo consiglio!
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesca
Ciao Francesca, non conoscevo Il mondo Nuovo ma mi sembra molto interessante e adatto a me! Grazie per la segnalazione!
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