Paula di Isabel Allende
Isabel Allende è una donna che mi piace molto: sembra così appassionata, sincera, diretta, che vive la vita come le piace, godendo di ogni istante, forte anche nelle difficoltà.
Ma questa è anche l'impressione che mi viene dai suoi romanzi, ne ho letti cinque e nessuno mi ha deluso.
Tra l'altro quest'anno il Cile sarà il paese ospite del Salone del Libro di Torino: come avrete capito la letteratura cilena è tra le mie preferite e sogno di poterci andare e vedere dal vivo questi autori!
Paula non è un romanzo ma un'autobiografia dell'autrice che racconta la sua vita seduta al capezzale dell'adorata figlia Paula, che rimarrà in coma per un anno.
E' romanzo che sa essere doloroso e avventuroso, che strappa qualche risata, non solo lacrime, anzi la sofferenza è decorosa. Quello che rimane non è la perdita di Paula ma il ricordo della sua meravigliosa persona, davvero. Ci si affeziona alla grande famiglia di Isabel, tutti i personaggi hanno qualcosa da raccontare.
Ho provato affetto per la Granny, così buona e cara. Mi è dispiaciuto davvero per lei rimasta sola in Cile, lontano dai suoi adorati nipoti.
E Isabel Allende? Che vita intensa ha avuto: che coraggio, che incoscienza, che passione, che follia!
Vorrei visitare il Cile, conoscere una persona cilena, perché ritengo siano veramente affascinanti.
Mi piace il femminismo di Isabel, che porta avanti più fuori che dentro casa, e quando dice:
Paula non è un romanzo ma un'autobiografia dell'autrice che racconta la sua vita seduta al capezzale dell'adorata figlia Paula, che rimarrà in coma per un anno.
E' romanzo che sa essere doloroso e avventuroso, che strappa qualche risata, non solo lacrime, anzi la sofferenza è decorosa. Quello che rimane non è la perdita di Paula ma il ricordo della sua meravigliosa persona, davvero. Ci si affeziona alla grande famiglia di Isabel, tutti i personaggi hanno qualcosa da raccontare.
Ho provato affetto per la Granny, così buona e cara. Mi è dispiaciuto davvero per lei rimasta sola in Cile, lontano dai suoi adorati nipoti.
E Isabel Allende? Che vita intensa ha avuto: che coraggio, che incoscienza, che passione, che follia!
Vorrei visitare il Cile, conoscere una persona cilena, perché ritengo siano veramente affascinanti.
Mi piace il femminismo di Isabel, che porta avanti più fuori che dentro casa, e quando dice:
Lo strano è che sono le madri a incaricarsi di perpetuare e rafforzare il sistema, allevando figli arroganti e figlie servili; se si mettessero d'accordo per fare altrimenti potrebbero distruggere il maschilismo in una generazione.E' molto presente il suo paese natale, con la sua drammatica storia, ma non solo. E' un libro pieno di storie che si legge con interesse anche se scritto fitto fitto!
Le mie sottolineature riportate su Anobii.
Titolo originale: Paula (1994), traduzione Gianni Guadalupi
LeggiAmo 2013 Sezione Alfabeto A |
Anche io amo molto la letteratura cilena: Isabel Allende e Marcela Serrano sono tra le mie scrittrici preferite. Paula non l'ho letto ma rimediero'.
RispondiEliminaUn bacio
C'è stato un periodo che avevo la passione per il Cile, non solo per la letteratura, anche per la musica.
RispondiEliminaPaula l'ho letto tantissimo tempo fa, mi ricordo le notti a piangere ... un libro davvero travolgente e coinvolgente!
Adoro anche Marcela Serrano, ho un suo libro autografato (Noi che ci vogliamo così bene) e ne vado così fiera! l'ultimo libro invece purtroppo mi ha deluso.
è vero, Isabel ha vissuto una vita piena di passione e ricca di avventura. un po' la invidio.
baci :-)
Ops, devo aver combinato qualche pasticcio con il commento!
RispondiEliminaUn libro bellissimo, anch'io amo molto Isabel Allende, impossibile non emozionarsi leggendo Paula, impossibile non provare ammirazione per questa donna forte che ha saputo affrontare tante difficoltà, sono d'accordo con te, un libro ed una scrittrice speciali!
Adoro la Allende e credo di aver letto quasi tutti i suoi libri. Una gran donna!
RispondiEliminaMi piace molto questa scrittrice, ho sempre posticipato questo romanzo per paura del dolore che avrebbe lasciato.....chissà magari ora lo leggo.... un abbraccio!
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