Magazzino Vita di Isabella Bossi Fedrigotti (1996)


Sono un'ammiratrice di Isabella Bossi Fedrigotti come scrittrice da tantissimi anni, ho letto quasi tutto quello che ha scritto e ne ho un piacevole ricordo.

"Magazzino Vita" è scritto sempre bene: un italiano corretto e scorrevole, belle immagini e ottime descrizioni ma mi ha lasciato un senso di incompiuto, come se l'autrice non avesse potuto o voluto dire tutto quello che sentiva e ho percepito un certo rancore della narratrice nei confronti di tutti gli abitanti della casa, padroni e domestici, forse meno per Alfonsina e Giuseppe, i reietti della famiglia.
Isabella Bossi Fedrigotti descrive una vecchia casa di campagna, vecchia ed enorme, ormai decrepita che ha ospitato duecento anni della sua famiglia paterna e, oltre a descriverne minuziosamente il contenuto, ci parla di tutti coloro che l'hanno abitata, dei suoi tristi parenti.
Poco amore e poca passione sono passati in quella casa. Nel raccontarlo anche l'autrice si mantiene fredda e distaccata, compassata. 

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