Il diario di Jane Somers di Doris Lessing
E' il primo libro che leggo di Doris Lessing, questa affascinante signora di novantatré anni che mi incuriosisce da molto tempo, sarà perché ha vinto il premio Nobel nel 2007, sarà perché ha scritto un numero incredibile di romanzi, novelle, racconti, saggi e quant'altro, sarà perché è letta e amata in tutto il mondo o sarà per quel suo viso meraviglioso? (guardate questa foto)
Perché invece a volte passa molto tempo da quando si prova interesse per uno scrittore a quando si legge un suo libro è un mistero, ma è un'abitudine abbastanza comune.
Mi avvicino a "Il diario di Jane Somers" con circospezione come avessi paura di innamorarmi, o di rimanere delusa dalle aspettative.
Ed è subito amore! Perché?
Perché Jane Somers ne ha per tutti: giovani, adulti, genitori, parenti, "rivoluzionari", lavoratori, dottori, ospedali...
Perché affronta un argomento non proprio comune: la vecchiaia, ma anche la vecchiaia nella povertà, la vecchiaia nella solitudine, la morte, la paura della vecchiaia e della morte, lo schifo per la vecchiaia.
Perché parla di persone deboli, povere, affaticate: le persone che lavoro nei servizi sociali, le inservienti, le infermiere e tutte le vecchine che incontra per la sua strada con la loro storia di fatica, povertà e solitudine.
Per Maudie, una novantenne che vive nella sporcizia ma che avrà il potere di aprire il cuore di Janna. Meravigliose le pagine in cui si racconta la giornata di Maudie: parole che aprono gli occhi, che aiutano a CAPIRE!
Per Janna (Jane Somers) perché non si è fossilizzata nella sua vita platinata e indifferente, anzi ha avuto il coraggio di amare e cambiare, completamente! Ma soprattutto perché è sincera, terribilmente sincera, e dice quello che molti di noi pensano ma lo tengono per sé.
"Le camminai accanto. Era difficile camminare così piano. Di solito io vado velocissima, ma non lo sapevo, me ne accorsi in quel momento."
Indimenticabile il brano sull'autobus: quando Janna osserva le donne "normali" nella loro normale vita, queste donne che tengono insieme le cose.
E poi grazie a Doris Lessing ho preso consapevolezza che la povertà è un'altra cosa: usiamo quella parole a sproposito, troppe volte. Noi quarantenni non abbiamo la minima idea di cosa sia la povertà. Dovremmo portare rispetto a questa parola.
Ho trovato la scrittura di Doris Lessing moderna e giovanile anche se questo romanzo è scritto da una donna di 64 anni, nel 1983.
Un romanzo che non lascia indifferenti, che non vuole lasciare indifferenti: l'ho adorato!
Le mie sottolineature riportate su Anobii.
Titolo originale: The Diary of a Good Neighbour (1983), traduzione di Marisa Caramella
LeggiAmo 2013 Sezione Alfabeto L |
L'ho letto quando ancora andavo a scuola ma è rimasto nei miei ricordi e nella mia memoria...mi piace molto la Lessing come scrittrice!!!!
RispondiEliminaAnche io non ho mai letto nulla della Lessing. Come sempre terrò conto del tuo suggerimento e appena tornerò in Biblioteca cercherò i suoi libri.
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesca
ciao!
RispondiEliminasara' che ho sbagliato libro con cui iniziare a conoscerla, "storia di un uomo che non si sposava" ...ma a me non e' proprio piaciuta....questa raccolta di racconti mi aveva proprio deluso...
capita...ma mi riservo di darle un'altra chance
elena
Avevo letto il quinto figlio di Doris Lessig, un libro duro e crudo che però alla fine mi era piaciuto, non ho fatto una recensione sul blog ma su Anobii, stavo aspettando l'idea giusta per rileggere qualcosa di suo e questo libro che tu consigli mi sembra molto bello.
RispondiEliminaSarà che ultimamente ho letto poco, ma ho fatto una vera scorpacciata di tutti i tuoi post degli ultimi giorni! Mi piacciono molto le tue recensioni, sono sempre appassionate e coinvolgenti sia che il libro ti sia piaciuto o meno.
RispondiEliminaCoinvolgenti sono anche i libri di cui ci parli negli ultimi post, in modo particolare e forse perché si parla di un argomento reale e attuale, i due post che hai dedicato alla scrittrice africana Dambisa Moyo che io non conoscevo. Molto interessante e condivisibile il suo punto di vista circa i problemi dell'Africa, devo ammettere che il suo discorso fa davvero riflettere, sì, convince a pensare... lo dico soprattutto a me stessa, che per pigrizia e quieto vivere spesso non mi faccio domande, leggere serve anche e soprattutto a questo, ad aprirci gli occhi.
Per tornare al libro del post di oggi invece, di Doris Lessing ho letto qualcosa qualche anno fa, forse perché non era il momento giusto non mi ha coinvolto particolarmente... proverò a leggere "Il diario di Jane Somers", questa scrittrice merita decisamente un'altra possibilità!
Ti auguro una buona giornata, a presto
ciao
RispondiEliminanon conoscevo questa scrittrice. Mi hai incuriosito. Ciao
Prova a leggere "il quinto figlio"..... mi ha conquistato con questo libro ^__^
RispondiEliminaHo paura...Mi dicono sia molto forte!
EliminaQuando ero ragazzina ho letto tutti i libri di Doris Lessing... il quinto figlio è duro. Ora non so se riuscirei a leggerlo, forse perché di figli ora ne ho...
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