Cosa tiene accese le stelle - Mario Calabresi (2011)
Questo libro potrebbe essere stato scritto per me: io sono piuttosto lamentosa riguardo al presente e molto affezionata al passato. I libri aiutano davvero a capire, sia la storia che noi stessi. Questo libro mi ha aiutato a dare una giusta visione al passato mentre non mi ha consolato del tutto riguardo all'Italia (anzi...) ma non voglio lamentarmi!!!
"A noi, invece, che abbiamo alle spalle sessantacinque anni di pace e di democrazia sembra di vivere in tempi terribili. Non che siano perfetti e meravigliosi, ma sono sicuro che un bel viaggio nella memoria può aiutare a restituire a ogni cosa la giusta dimensione."
Si parte con la nonna Maria dell'autore che, a ragione, sostiene che la vera rivoluzione è stata la lavatrice ed è mancanza di rispetto per la fatica delle donne (e delle bambine) nella storia affermare il contrario!!!
Poi alcuni personaggi "ricchi e famosi" esprimono la loro opinione, affiancati a storie di fatica e dolore, dei grandi spostamenti degli anni settanta.
In questo libro ci sono anche dati statistici che dimostrano come tutto quello di cui abbiamo tanta paura oggi (omicidi, stupri, incidenti, malattie) sia diminuito drasticamente nel corso degli anni, e particolarmente negli ultimi vent'anni.
"Darsi una disciplina esistenziale, fissare dei traguardi e poi mettersi in marcia senza vittimismo, perché i "se" sono la patente dei falliti, mentre nella vita si diventa grandi "nonostante"."
Mi ha colpito particolarmente la storia dei gelatai Grom (e siccome sul sito ho visto che c'è un punto vendita anche a Bergamo, non mancherò di farci un giro) ma anche del ragazzo cuneese che ha fatto successo in California, storie di impegno fatica e genialità!
"La cultura delle lamentele in questi anni ha raggiunto livelli terribili, è la cosa più negativa che ci sia, perché cancella davvero ogni possibilità di riscatto e cambiamento. Innamorarsi delle proprie sfighe è rassicurante e ti fa vivere in un territorio protetto, in un mondo che riconosci e ti rassicura. Ogni epoca impone una forma di resistenza, la nostra è non essere lamentosi."
Mario Calabresi parla anche del suo impegno per diventare giornalista, con i suoi colpi di fortuna ma anche con la fermezza e la determinazione di potercela fare. Come Amal, la ragazzina di origine marocchine, scelta dalla Liguria per le commemorazioni dell'Unità d'Italia, perché la migliore studentessa, che studia con impegno e parla all'indicativo del suo futuro. E sono certa ce la farà!
"Al di là della crisi economica e politica che l'Italia sta vivendo, l'idea che poco o niente dipenda da noi è ciò che impedisce qualunque cambiamento. Dovremmo lavorare anche sul nostro modo di pensare, sulla nostra predisposizione all'avventura."
"Cosa tiene accese le stelle" è quindi un libro che mi ha dato speranza per il futuro, che è riuscito a sottolineare che oggi si sta veramente bene, che molti problemi sono risolti, che la vita è meno faticosa e pericolosa, che se ci si impegna e se veramente si crede in quello che si fa, senza adagiarsi, lamentarsi e senza la paura di lasciare le comodità, si può fare veramente quello che si vuole.
Ma l'Italia...
"In Italia non basta avere un'idea e la competenza tecnica per realizzarla: questo è il meno, è una cosa relativamente semplice; qui le energie non le spendi sul prodotto ma sulla costruzione di reti di conoscenza, negli adempimenti burocratici, fiscali e amministrativi, in decine di tavoli, trattative e riunioni. L'Italia non avrebbe bisogno di grandi riforme, ma di semplificazioni, di rendere i meccanismi più efficienti e rispettosi del lavoro e degli sforzi delle persone. Chi in Italia ce la fa, senza aiuti e senza raccomandazioni, ha dovuto fare uno sforzo dieci volte superiore che all'estero."
Queste parole però, le dice un intervistato che ce l'ha fatta, ed è tornato in Italia perché qui si stava meglio che in Usa!
E' il terzo libro di Mario Calabresi che si lascia leggere volentieri, in poco tempo e con interesse dall'inizio alla fine.
Mi hai fatto venir voglia di leggere il libro.... lo prenderò in libreria
RispondiEliminaSono certa che ti piacerà!
RispondiEliminaBuon anno! Questo libro m'intriga molto! w la positività
RispondiEliminaNon ho letto questo libro però intendo farlo sperando che susciti in me le emozioni che mi ha dato "Spingendo la notte più in là". Forse perché quegli anni li ricordo bene e sono stati davvero anni di piombo.
RispondiEliminaPerò questo libro non parla di quel periodo...
RispondiEliminaDopo questa bella recensione vado a riaprirlo, lo avevo abbandonato, ma sono curiosa di leggere l'esperienza dei gelatai!grazie del suggerimento, mi manca sempre la pazienza e la costanza, devo essere un po' spronata a volte a portare a termine i libri!
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