Collina - Jean Giono (1928)
Non è il libro giusto da leggere il primo giorno dell'anno, con la mente offuscata dai festeggiamenti notturni.
Mi è stato più congeniale "L'uomo che parlava agli alberi" di Jean Giono perché questo "Collina" mi sembra ancora più surreale.
E' un racconto che parla di natura. La natura è la protagonista principale e il libro è pieno di metafore, similitudini e tutto quanto serva a far percepire la natura come qualcosa di vivo e pensante, oltre che sofferente.
Si collega benissimo al libro di Mario Calabresi appena letto, perché conferma la sua teoria che si sta meglio ora che in passato. Mi sono sentita strana nel leggere il brano in cui i genitori tentano di accendere il lume mentre la loro figlioletta sta malissimo. Per noi è un click, per loro era una ricerca al buio, con il terrore in corpo.
La storia è semplice: in un paese abbandonato (ci vivono solo quattro famiglie) delle colline provenzali accadono fatti inspiegabili e drammatici: non c'è più acqua, strane malattie, un incendio che devasta tutto.
La colpa ricade su un vecchio del paese che sta morendo e che farnetica cattiverie. Quando lui morirà, infatti, tutto tornerà, piano piano, alla normalità e l'uomo continuerà a governare la natura e a ferirla, colpendola con il fucile, con la scure o con la falce.
Titolo originale: Colline
Anch'io ho letto "L'uomo che piantava gli alberi" e devo dire che l'ho apprezzato, non conosco invece "Collina", dovrei segnarlo sulla mia lista di libri da leggere ma, questa lista si sta allungando paurosamente!!!
RispondiEliminaA presto
In effetti anche la mia si allunga ogni giorno...forse non riusciremo mai a leggerli tutti, ma va bene lo stesso, non pensiamoci e godiamoci il presente...
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