Trasposizioni cinematografiche

Ci sono film assai amati, che hanno fatto la storia del cinema, tratti da romanzi definiti indimenticabili.
Dopo aver già nominato "Colazione da Tiffany" mi riferisco ora a "Via col vento". Confesso di non averlo mai visto e di non sapere fosse, ancora una volta, l'adattamento di un'opera narrativa, di Margaret Mitchell, considerata a gran voce una lettura imperdibile.
Succede che, difficilmente, una proiezione nata da un libro che ho letto mi piaccia; inoltre, non riesco ad affrontare il testo se ho già guardato il film.

Voi come vi regolate?

Non vorrei perdere l'emozione di una pellicola così apprezzata ma non vorrei nemmeno rinunciare alla lettura del romanzo...
Potrei approfittare della mia memoria corta: lasciar passare un paio d'anni tra l'uno e l'altro.

Che discorsi futili, n'est-ce pas?

Mi sento così bene quando parlo di libri: una leggerezza non superficiale, una passione alienante ma non distruttiva.


Commenti

  1. io di solito prima leggo il libro e poi guardo il film, salvo poi passare tutto il tempo a dire "questo non era uguale, questo lo potevano rendere meglio, etc etc..."quindi il film non me lo godo molto ma sarebbe peggio per me non godermi il libro sapendo già come finisce!
    Di via col vento di cui ho visto il film ma non ho mai letto il libro, so che le differenze sono moltissime e sono stati tagliati molti personaggi

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  2. Non trovo che siano discorsi futili. Per chi ama sia i libri che i film si tratta di un dilemma frequente.
    In sintesi, se guardo il film non ho più voglia di leggere il libro, mentre se la precedente lettura del libro non mi pregiudica il film. Così almeno per me.
    Spesso sono molto diversi tra loro con esiti alternanti. Ne parlai anche in un vecchio post:
    http://artemisia-blog.blogspot.com/2008/09/libro-vs-film.html

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