Uno dei miei sogni
Il libro di cui ho appena parlato, Il Pane di ieri, mi ha fatto affiorare un sogno particolare: quello di avere degli amici con cui condividere la passione della lettura ma anche della cultura in generale.
Quindi mi immagino che tutti abbiano letto o anche solo sfogliato un libro, che ci si trovi insieme a preparare una cena in tema con il libro letto.
In questo caso mi immagino che siamo tutti a preparare la bagna cauda, qualcuno porta mostarda, pane fatto in casa e del buon vino piemontese.
E poi ci si siede a tavola chiaccherando con libertà dei sentimenti che il libro ha suscitato, si leggono i brani che più hanno colpito e si citano altri libri o anche dei film, si raccontano storie sentite in famiglia da nonne o vecchie zie, e magari, senza vergogna si canta insieme una canzone, si ricorda il nostro passato, anche se è ancora vicino fa sempre tenerezza parlarne.
Qualche volta si vede insieme uno spezzone di un film, altre si ascolta della musica, altre ancora si visita insieme una mostra o un museo e poi fermandosi a casa di qualcuno a cena si fanno commenti.
Quello che immagino è di essere circondata da gente semplice, come me, che non ha bisogno di paroloni per mettersi in mostra, e se usa un buon linguaggio è perché viene dal cuore, perché é un'abitudine, perché fa parte del proprio vissuto.
Io adoro le persone che parlano bene e coinvolgono gli ascoltatori, con quella passione che sa di umiltà ma non di modestia.
E quindi questi pranzi e queste cene, o anche questi pomeriggi e queste serate (non necessariamente legate al cibo, anche se il cibo è sempre un buon collante) lasciano prima di tutto emozioni, e la sensazione di sentirsi a casa, di poter dire sempre quello che si pensa, di poter parlare anche se non si è "bravi" a farlo, perché quello che ci unisce è la consapevolezza che la cultura è divertimento, piacere, condivisione.
E' qualcosa di cui vale la pena parlare.
ciao... visto che hai una spiccata sensibilità e sei del mestiere.... hai visto il mio post vita e svita? non è che ti andrebbe di intervistare l'autrice per sponsorizzare il libro i cui incassi andranno tutti alla ricerca?
RispondiEliminanel caso mandami una mail all'indirizzo di posta elettronica
un abbraccio e buone feste
Cara Alchemilla, sarebbe bellissimo... Il tempo dedicato alla cultura, o comunque il tempo vuoto (quello in cui nascono le idee migliori), è molto fuori moda. Anni fa mi sono trovata a casa di una persona che una volta a settimana organizzava un cineforum aperto ad amici e conoscenti, con tanto di dibattito finale e cibo portato un po' da tutti.
RispondiEliminaCambiando argomento, grazie per avermi fatto scoprire Bouguereau, del quale conoscevo solo il quadro di Amore e Psiche, senza nemmeno sapere chi fosse. A presto!
Quanto è bello questo tuo sogno... io ne ho nel cassetto uno molto simile, sai? magari un giorno ne parleremo insieme, in cucina, davanti ad un piatto fumante di quello che vuoi! Il cibo è un collante fenomenale, sì...
RispondiEliminaMa tu parlavi di una cena in tema con un libro... Io per esempio cerco in continuazione libri che parlino di cucine. Ma non libri di ricette, bada bene: libri che abbiano una storia a sé e che riescano a mescolare gli avvenimenti con i racconti della cucina. Libri come Dolce come il cioccolato, ad esempio, che sto rileggendo ora. Lo conosci? Io sto sognando di preparare le ricette che ci sono lì... ;)
@TataGioiosa, Bougereau fa proprio sognare con i suoi dipinti. Quelli di questi due post sono i miei preferiti.
RispondiEliminaMa quella persona adesso non la frequenti più?
@Polepole, non vedo l'ora di conoscere il tuo sogno nel cassetto!
RispondiElimina(mica è un vizio, vero?)
Non conosco quel libro ma sono andata subito a vedere di che si tratta e mi incuriosisce (aiutatemi sono sommersa dai libri!!!).
Ti era piaciuto il film Julie & Julia?
Per la verità, non conoscevo neanche allora la persona che organizzava, mi ci aveva portato un'altra; questo a riprova del fatto che questo tipo di riunioni tende a far fare gruppo, anche se ci si conosce poco o niente. Diciamo che in una città come Roma, se hai bambini, la vita sociale di quel genere è un po' compromessa dagli orari e dalle distanze. Ma non ho perso le speranze...
RispondiEliminaUn sogno veramente bellissimo....
RispondiEliminaMa cosa aspettano ad inventare il teletrasporto?
Verdesalvia, stavo pensando la stessa cosa!!! Con il teletrasporto si potrebbe organizzare una serata del genere, e sarebbe davvero bellissimo!
RispondiEliminaSiamo tutte talmente lontane l'una dall'altra che mi sa che questo resterà solo un sogno!!! Ma chissà... magari un giorno...
Un bacio e un augurio immenso di BUON NATALE
Francesca
Che bel post . Devo dire che sarei dei vostri . Adoro parlare dei libri letti , perchè in genere quando leggo un libro e lo posrto a termine , il che accade il 90 per cento delle volte , il libro mi ha preso . Mi ha preso la mano , il cuore e ... le parole... ne parlo tanto e non smetto di consigliarlo , se mi ha aperto la mente... poi a cena sarebbe perfetto , con amici allegri , di parole semplici e buon vino... ME RA VI GLIO SO ... queste son le gioie della vita ...
RispondiEliminaleggo su che sei del mestiere ... nel'ambito dei libri ... non lo sapevo ... davvero??? baci
RispondiEliminaSentite un po' voi... ragazze!!! Ma perchè non ci mettiamo daccordo per incontrarci davvero? Dai, io la butto li... E' un'idea forse un po' folle, ma... perchè no?
RispondiEliminaParliamone.
Un bacio
Francesca
Ragazze vi saluto velocemente perché la febbre ha preso anche a me e non riesco proprio a connettere né a stare in piedi! Un bacione
RispondiElimina@Stefi, penso che Bussola intendesse nell'ambito delle interviste, visto che ne faccio alcune sul mio blog...
RispondiEliminaNo, non lavoro nell'ambito dei libri.
X TUTTE!
RispondiEliminaAndate da Francesca, http://cicabuma.blogspot.com/
che organizziamo di realizzare questo sogno?