L'erba di Elisa
[Foto Daniele Landra] |
Ho deciso di intervistare Elisa perché ho trovato il suo nome per ben tre volte, collegato ad argomenti di mio interesse, ma sarà lei a raccontarvi quali.
Prima proviamo a conoscere Elisa, qui potete trovarla su youtube con i suoi video.
Ti va di raccontarci qualcosa di te per presentarti?
È stato a metà del 2007, ero a Roma a fare un master in comunicazione ambientale, quando ho deciso che non avrei cercato nessun lavoro fisso, avrei dismesso l'ansia perenne e mi sarei lanciata a realizzare i miei desideri. Da tre anni lo sto facendo.
Vorrei continuare a rimanere il più possibile fedele a me stessa.
La protagonista indiscussa della tua vita è la natura, è corretto?
I miei ultimi documentari trattano soprattutto degli esseri umani inseriti nel loro contesto culturale e naturale. In generale sono attratta dalle persone che vivono più a stretto contatto con la natura.
Tu riesci ad applicare quello che ci racconti in questo libro?
Trovo che sia fondamentale il legame tra il proprio lavoro e la propria vita, aspirando alla coerenza.
Quale è la tua erba preferita che non manchi mai di raccogliere quando è il periodo?
Elisa è anche una camminatrice che collabora con La boscaglia, un'associazione che organizza viaggi a piedi. Camminare...se ti dico questa parola tu cosa mi racconti?
Per il 2011 è previsto un cammino in Terra Santa, in realtà sarebbe una vacanza, ma vorrei comunque trovare il modo di organizzare delle serate per raccontare la mia esperienza e ottenere un poco di reddito.
Purtroppo no. Lo farei, ma camminare richiede tempo e spesso ho delle scadenze molto serrate. Dovrei organizzarmi un po' meglio...Cammini tutti i giorni?
Meglio soli o in compagnia?
L'Occitania, un luogo storico che si trova in Piemonte, che io ho conosciuto con il film "Il Vento fa il suo giro" di Giorgio Diritti, è soggetto di un documentario di Elisa Nicoli.Dare voce alle minoranze cosa significa per te?
[foto Carlo Ravetto] |
Le uniche minoranze linguistiche che non mi affascinano sono quelle di casa mia. Andando a studiare occitani, francoprovenzali e Walser (tutte minoranze del Piemonte), comincio a guardare con occhio nuovo anche i miei vicini di casa. E per me che ho sempre in qualche modo rifiutato la mia terra natale è una grande conquista.
Sei una donna di poche parole? Oppure pensi che a volte sia meglio il silenzio e non serve spiegare tutto, basta osservare?
In linea teorica credo che il silenzio sia molto più chiaro delle parole, lascia spazio alle emozioni. Sempre in linea teorica mi piacerebbe non voler sempre spiegarmi tutto.
In realtà però parlo tanto, teorizzo molto e pratico poco...
Hai girato un video breve "Acqua" secondo me inquietante. Da uno scorrere vivace e rumoroso alla terra praticamente secca in assoluto silenzio.Faccio a te una domanda che pongo spesso a cui non riesco a trovare una risposta che mi convinca.L'acqua. Dove vivo io c'è una sorgente ricca d'acqua, non manca mai. Se io utilizzo prodotti completamente naturali, oppure non utilizzo proprio nessun prodotto, e l'acqua che mi serve ritorna in natura pulita, faccio comunque un danno se non la risparmio?
Credo piuttosto importante un rapporto ecologico con la propria vita, le persone che incontriamo e con la natura. Ecologico è un termine non semplice da spiegare, ma la letteratura a riguardo è tanta. Un sinonimo, ma per nulla esaustivo, potrebbe essere "in equilibrio". Portare rispetto.
Su fb hai messo una frase che mi è piaciuta molto "Chi è felice non consuma". Ce la raccontiamo oppure è vero? Conosci qualcuno che pur avendo tutte le possibilità economiche per consumare non lo fa?
Sicuro è che quando sono più serena, non ho nessun bisogno di comprare nulla di più dello stretto necessario ad una vita confortevole.
A bruciapelo, Biologico per tutti?
Uh! Qualora mi rimanesse del tempo libero per pensare a nuove idee vorrei andare a visitare due comunità in alta Val di Non, una in Alto Adige e una in Trentino. Negli anni '70 era stata fatta una ricerca antropologica su questi due luoghi, a distanza di un paio di chilometri l'uno dall'altro, ma dalle caratteristiche sociali e culturali completamente diverse. Vorrei vedere cosa è cambiato, studiare i contatti che ci sono tra i due paesi e riuscire a renderlo un documentario.
Mi piace chiedere a chi intervisto un consiglio per semplificarsi la vita. Ne avresti qualcuno anche tu?
In linea teorica la mia risposta sarebbe "affidarsi". Non ad un dio che non conosco, ma a se stessi e alla bellezza che nonostante tutto l'orrore ci circonda.
Tutte le volte che sono riuscita ad affidarmi senza farmi prendere dall'ansia sono nate le cose più belle e più importanti per me stessa.
Che bella intervista e che bella persona. Ho parenti in Alto Adige e mi sono trovata molto nelle parole che ho letto. Soprattutto l'ammiro. Vivere della propria passione è quanto di più desidero anche io.
RispondiEliminaE' un esempio positivo di forza e carattere. Grazie per averlo donato, Alchemilla.
Grazie, grazie!! Stamattina mi serviva proprio.
RispondiEliminaChe bella e incoraggiante questa intervista! Anche le domande!
RispondiEliminaciao ! Ben trovata ! mi pace il tuo blog ! Ho in giardino un paio di piantine di alchemilla mollis che sono un favola ! un caro saluto
RispondiEliminaEccomi, finalmente ti ho ritrovata, e sono meravigliata perché come la Elisa, anche io cerco di vivere la mia vita guardando la Natura, fotografandola, rispettandola e nutrendomi in modo biologico. Sono una vegetariana, e anche per me, questo é un periodo di pubblicazioni. Ho appena pubblicato un libro di poesie con una cara amica, sono su un'antologia poetica...sto costruendo quella me che da tempo desideravo essere...
RispondiEliminaLa Elisa é una donna ammirevole.
Un abbraccio e buon inizio di dicembre a te e a tutte le tue lettrici
Lilly
Che bell'aria limpida che si respira qui... Adoro l'Alto Adige, la natura, le piante... e quest'intervista mi è piaciuta tanto.
RispondiEliminaBacione
Meravigliosa Elisa!!!
RispondiEliminaBellissima intervista.
Un bacio
Francesca
Raccogliere le erbe è qualcosa che faccio ogni stagione.
RispondiEliminaConoscevo questo libro e mi ha fatto veramente piacere leggere questa intervista.
La natura ci regala molto, dobbiamo saper accettare con rispetto!