Ancora di mia figlia e la scuola
Come ho detto mia figlia ha iniziato la prima media con entusiasmo e serenità che non equivale a intenso studio e bei voti.
Purtroppo però anche quando potrebbe ottenere qualcosa non ce la fa.
Ha studiato geografia molto bene, me l'ha ripetuta tantissime volte: ha capito l'argomento e conosceva tutte le risposte, non a memoria.
Oggi si è offerta volontaria per essere interrogata ed ha preso 5 e mezzo...
E' stata interrogata anche in scienze, non era preparata, le avevo in tutti i modi consigliato di dire alla professoressa che era già stata interrogata in geografia l'ora prima nel caso fosse stata chiamata. Non ne ha avuto il coraggio...e naturalmente non ha preso un bel voto.
In questo momento il vederla così serena e con un impegno più che quadruplicato rispetto alle scuole elementari mi sembra già moltissimo. Non sono una mamma che pretende ottimi voti in tutte le materie.
Quello che mi fa soffrire è la sua mancanza di "autodifesa".
E La sua impossibilità di emergere anche dove è brava e capace.
Mi spiace perché in una scuola come la nostra, in un mondo come il nostro, se non sei tu a mostrare "quanto sei brava" nessuno se ne accorgerà, nessuno ha il tempo, la voglia, la passione per cercare i tuoi talenti nascosti.
Ci tenevo tanto che avesse un'iniezione di fiducia...Arrivare a scuola preparata, con tua madre che ti dice "Potresti prendere anche 7 e mezzo per come la sai bene" e tornare a casa con un cinque e mezzo che ti tornerà in mente ogni volta che ti sentirai preparata e vorrai farti interrogare, demoralizzandoti e facendoti desistere..............
Gli inizi sono sempre difficili, deve imparare anche lei a conoscersi e a "sintonizzarsi" con le richieste... suggeriscile di seguire con molta attenzione le interrogazioni dei compagni, di segnarsi le domande e di prepararsi usando quelle come guida. E, a mio parere, ha fatto bene a non giustificarsi di scienze, vuol dire che sapeva che essere preparati di una materia non esclude lo studio delle altre... ora, piuttosto, trovi il coraggio di chiedere come può rimediare al brutto voto e di mettersi a disposizione dell'insegnante...
RispondiEliminaE se ti dico che aveva preso tutte le domande e si è esercitata rispondendo anche a quelle?
RispondiEliminaBene!! E' sulla strada giusta! Allora deve capire cosa non ha funzionato! Vada dall'insegnante, la prenda in disparte, le manifesti i suoi dubbi: spieghi come si è preparata e le chieda di aiutarla a fare una "diagnosi"...
RispondiEliminaConcordo con Lory, che peraltro è una professionista della scuola e quindi voce in capitolissimo.
RispondiEliminaE poi stà attenta Milla, a non proiettare le TUE aspettative e le TUE delusioni sulla bimba, che invece magari l'ha presa come doveva, ovvero come un formativo incidente di un iniziale percorso.
Ovviamente per noi che stiamo fuori l'unico feed back sono i voti, sterili numeri, ma la cosa importante è che tua figlia provi entusiasmo, A te non farla smontare per il primo o il 20o insuccesso.
Un abbraccio, soprattutto alla piccola,
DaniVS
E' difficile ottenere oggi iniezioni di fiducia dalla scuola che più si sente severa più si sente qualificata. E' una scuola per i più "forti", non per i più intelligenti e tanto meno per chi ha delle difficoltà serie. A me questo mette tristezza, come insegnante...
RispondiEliminaMa vedrai tua figlia ce la farà. Un abbraccio
Dille che non si scoraggi. Vedrai che avrà giocato anche l'emotività. Sono le prime interrogazioni di una scuola nuova. Cerca di tranquillizzarla (magari evita i pronostici per scaramanzia :-) ).
RispondiEliminaUn abbraccio anche alla piccola.
E' probabile che l'emozione abbia giocato brutti scherzi. Non deve preoccuparsi, a mio avviso. Era solo un colpo di prova!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesca
P.S. E poi la prima media è sempre un grosso ostacolo per i ragazzi che arrivano dalla scuola elementare. Occorre un periodo di assestamento!!!
Anch'io credo che soprattutto deve ancora abituarsi a tutte le novitá della nuova scuola. Succede cosí anche alle superiori, lo vedo sia fra gli amici di John che con lui, porta a casa voti da 5 a 9, un po' di tutto, ora sta giá andando meglio dove all'inizio non andava bene proprio perché ha capito i vari insegnanti a cosa dánno piú peso, anche lí ci sono molte differenze da una persona all'altra, diciamo che un po' di flessibilitá ci vuole. Coraggio, e fiducia!
RispondiEliminaEh si, è proprio stata una bella scossa di assestamento. Ricordo che, arrivata al liceo scientifico, ho iniziato a studiare latino. Mi ricordo che prendevo sempre il massimo 5 e mezzo. Fino alla fine del primo quadrimestre Dopodicchè, da sola, decisi che dovevo dare un cambiamento alla situazione. Avevo capito che le mie difficoltà stavano nel fatto che avessi lacune con la grammatica che mi portavo dietro dalle scuole medie quindi, presi il libro di grammatica latina insieme a quello di grammatica italiana e studiai le due grammatiche insieme. Fu bellissimo, me lo ricordo ancora oggi, rendermi conto che finalmente capivo cosa si intendesse per accusativo, dativo e cosi' via. I miei voti furono da li' e per tutto il resto del percorso sull'8...cosa dirti di piu'
RispondiEliminaLa I media è un anno difficile, non per niente segna il passaggio dalla scuola primaria (in cui si acquisiscono gli attrezzi del mestiere) alla scuola secondaria (in cui quegli attrezzi vanno utilizzati sulle discipline, quindi occorre un passaggio in più: mettere a frutto le competenze per acquisire linguaggi secondari, specifici). Non so quale sia la difficoltà, il fatto che abbia preso un'insufficienza non dice molto tranne il fatto che c'è una difficoltà, appunto. Parla con tua figlia e se è necessario con l'insegnante per capire cosa succede e così si può trovare una soluzione ad hoc. Potrei suggerirti mille espedienti ma se non si capisce prima qual è il problema non saranno efficaci. Fammi sapere.
RispondiEliminaGrazie. Purtroppo mancano ancora quindici giorni prima di poter fare i colloqui con i professori, le ho chiesto di chiedere se posso incontrarle prima ma non credo lo farà.
RispondiEliminaOggi ha studiato storia con me e scienze con mia mamma, l'ha trovata preparata.
Secondo lei è un problema di emotività.
In effetti quando sta ripetendo qualcosa e tu le metti un dubbio o alzi un po' la voce o la incalzi con molte domande, si blocca totalmente.
Aspetto i prossimi voti e spero il prima possibile un colloquio con le insegnanti.
Però resto triste. Per me che non riesco a capire come aiutarla e per lei che è rimasta davvero male e, naturalmente, tiene molto dentro...
Io non andavo mai volontaria! Me la cavavo bene a scuola ma non mi azzardavo mai volontaria perché pensavo che il prof si sarebbe messo nell'ottica che dovevo essere super preparata, visto che mi offirvo come vittima sacrificale sull'altare, e quindi sarebbe rimasto deluso se non eccellevo in modo brillante. Questa era la mia tattica di sopravvivenza...
RispondiElimina:-/
Che rogna la scuola!
Mi accorgo che come mamma me la prendo troppo di certe cose che accadono a scuola, ma non è giusto.
Devo solo cercare di non far spegnere il gusto di imparare e scoprire che c'è nei miei figli...a navigare nella tempesta scolastica ci dovranno pensare loro.
Ti capisco!
Un saluto dai monti
Gaia
Se si tratta solo di emotività è stata comunque bravissima ad accettare la sfida e ad offrirsi volontaria, non contagiarla con la tua insicurezza/senso di impotenza, dalle fiducia... e magari una "piuma di Dumbo" che le possa dare coraggio, a mo' di amuleto ;-)
RispondiEliminaUn consiglio: non affrettare i tempi, non chiedere colloqui; che sia preferibilmente tua figlia a relazionarsi con gli insegnanti, da' loro il tempo di studiarsi senza angoscia... insomma, so che è diffcile, ma fidati... vogliono solo insegnarle a crescere :-)
RispondiEliminaDalle il tempo di crescere e strutturarsi. E' in prima media, ciò significa che è ancora una bambina. Il tuo amore e la tua vicinanza sono quanto di più prezioso lei puoi dare, ora come ora.
RispondiEliminaAnche mio figlio ha iniziato la prima media, sono molto contenta dell' entusiasmo che dimostra nell' affrontare la situazione completamente nuova che sta vivendo. Anche a lui è capitata la stessa cosa che è successa a tua figlia, si è offerto per inglese ed ha preso un brutto voto. Fortunatamente non mi é parso particolarmente scoraggiato e non mi sembra avere perso la 'spontaneità' dell' offrirsi volontario; insieme abbiamo provato a cercare le ragioni di quell' esito infelice ma lui non è riuscito a trovarne perchè sosteneva di avere risposto correttamente alle domande; non voglio chiedere colloqui e fare inutili polemiche, ho solo chiesto a Gioele di cercare di capire cosa si aspetta l' insegnante dagli alunni. Anche questi piccoli insuccessi fanno comunque parte del diventare grande, se non si creano particolari difficoltà di comunicazione alunno-insegnante meglio non intervenire e lasciare che i ragazzi imparino da soli a gestire le proprie difficoltà.
RispondiEliminaGrazie a tutte. Grazie mi state aiutando tanto.
RispondiElimina@Dorisiana la tua condivisione mi aiuta a capire che può succedere e non devo farne una tragedia.
@Lory grazie per aiutarmi a riflettere. Grazie per avermi ricordato la piuma di Dumbo.
In effetti sono forse più io in crisi che lei. Sicuramente lei respira questo anche se sto evitando (con fatica) di ritornare continuamente sull'argomento...
Diciamo che probabilmente sto sfogando adesso tutta l'ansia accumulata per la paura della scuola media. Siccome finora andava "tutto bene" non avevo ancora avuto l'opportunità di farlo.
Per fortuna ve ne ho parlato, non ero convinta di farlo, perché mi aiutate a rimettermi in carreggiata!
A volte sono proprio un po'...infantile?
Ma tranquille non volevo colloqui per polemizzare ma solo per chiedere aiuto. Non sono mai stata la mamma che difende i figli a spada tratta davanti agli insegnanti, anzi, quello che ho sempre chiesto è aiuto.
Leggendo quanto accaduto a tua figlia, mi sono ritrovata molto nella mia storia personale. Anch'io sono stata una ragazza estremamente insicura, che viveva con molta, troppa emotività quelli che erano i momenti di giudizio scolastico, in particolare le interrogazioni dove più volte mi è capitato di fare scena muta (ed ero in realtà preparatissima!). Poi a un certo punto ho capito: la mia ansia e la mia emotività erano dovute alle aspettative che sentivo su di me, soprattutto quelle di mio papà, che ha sempre desiderato che noi figlie andassimo bene a scuola. Avevo il terrore di deluderlo. Quando ho capito questo, e soprattutto quando ho capito che non aveva senso, sono diventata molto più sicura. Peccato che ci siano volute tutte le medie e tutto il liceo. Ma questa è la mia storia...
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